esiste il magro che sta male e il grasso che sta bene
Questi sono casi abbastanza estremi, ma una cosa ormai certa è che l’ipocinesia (mancanza di movimento), l’errata alimentazione e la cattiva qualità del cibo stanno seriamente modificando la nostra composizione corporea.
RICERCA ED ESPERIENZA
L’alimentazione è un tema fondamentale per Body Lab e, nello specifico, la conoscenza di Mario Bertolini è il frutto di costante aggiornamento sulle attuali ricerche scientifiche da parte di equipe specializzate, di studi personali e, soprattutto, di una grande esperienza maturata in oltre 25 anni di lavoro one to one.
IL GRASSO
Torniamo al titolo parlando di grasso e facciamo un po’ di chiarezza dando dei nomi ai diversi tipi di tessuto adiposo:
– bianco: che ricopre la maggior parte del nostro corpo con predominanza principalmente sottocutanea;
– bruno: è preposto a produrre calore ma nel corso del’infanzia viene via via perso nella sua quasi totalità;
– essenziale: molto importante in quanto ricopre le cellule, strutturale per organi interni e sistema nervoso;
– intramuscolare: dannoso per una buona qualità della vita ma facilmente ossidabile;
– viscerale: o intraddominale, è il tipo di grasso che modella una pancia prominente e dura e anche una pancetta poco evidente su una persona magra ma si sviluppa in tutti e due i casi internamente.
INGRASSARE
Mentre il grasso sottocutaneo non è correlato al rischio di malattie, quello viscerale assolutamente sì (Freedman et al. 1999).
DONNA: Ingrassare nella zona gluteo/femorale, tipicamente femminile e difficile da perdere, non comporta un grosso rischio di incorrere in problematiche di tipo cardiovascolare.
UOMO: Ingrassare invece nella zona addominale è indice di aumento del rischio cardiovascolare ma il dimagrimento è facilmente ottenibile grazie a una buona alimentazione e a un mirato allenamento (mirato, perché nella nostra esperienza abbiamo avuto modo di sentire e vedere sistemi allenanti estremi con scarsissimo risultato).
Nell’affrontare questo tema bisogna tener conto di tantissime variabili proprio perché una problematica di questo tipo deve mettere in allarme un personal trainer sulla possibile insorgenza di diabete, infarti e, in presenza di un accumulo profondo, della possibilità di una elevata produzione di molecole infiammatorie denominate interleuchina 6.
DIMAGRIRE
E’ dimostrato che la misura della circonferenza addominale presa 5 centimetri sopra l’ ombelico diventa un buon indice di rischio se supera 88 cm. nella donna e 102 cm. nell’uomo. Una riduzione di 1 cm del giro vita corrisponde al 4% in meno di grasso viscerale e la buona notizia è che questo grasso è più facile da perdere, anche se non con estenuanti camminate di ore. Concludendo con un affermazione del Medical Research Council Imperial College di Londra “il grasso interno è più pericoloso di quello superficiale”.
Questo è il nostro modo di lavorare, questo è quello in cui si è specializzato Mario Bertolini, questo è ciò che i nostri clienti pretendono da noi.
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